venerdì 11 aprile 2014

IO C'ERO

Beata adolescenza
quanti si....
quando il cuore
intendeva dire, no
agganciata dall'insicurezza
agrodolce....
era la mia rassegnazione
non del tutto vera
la mia obbedienza.
Disperso nell'erba alta
l'insorgere violento e tumultuoso
del sentimento nuovo
dono speciale dell'età fatale.
Abbandonai il mio sogno
e......
come superba regina
donai tutta me stessa
e regalai la vita
a tre fiori sublimi
vissi nella luce, emanata
dalla mia stessa anima
e con orgoglio e con caparbia
iniziai cosi....
la mia splendida impresa
in questa vita
che seppur ingiusta
fu sempre....
motivo di ragione
della mia esistenza
con sempre , luminosa
l'alba del giorno seguente.
Antonietta Pullano

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